AVG e Avira nel corso dello scorso pomeriggio hanno subito un attacco hacker, seguito poi anche dal sito web di WhatsApp.
L’attacco proveniente da attivisti palestinesi chiamato KDMS Team (affiliato con gli Anonymous), che ha modificato le pagine principali dei siti coinvolti.
L’attacco di tipo Defacing (o defacement) nell’ambito della sicurezza informatica ha solitamente il significato di cambiare illecitamente la home page di un sito web (la sua “faccia”) o modificarne, sostituendole, una o più pagine interne. Pratica che, condotta da parte di persone non autorizzate e all’insaputa di chi gestisce il sito, è ritenuto illegale in tutti i paesi del mondo.
Per il deface è stato sfruttato un DNS Hijacking, che ha poi permesso la modifica della index dei siti.
Ebbene chi cercava di entrare nelle pagine web di AVG, Avira e WhatsApp veniva accolto da un’interpretazione dell’inno palestinese tramite video di YouTube, assieme ad un messaggio:
“Vi vogliamo dire che c’è una terra chiamata Palestina sulla Terra, questa terra è stata rubata dai sionisti. Lo sapete, vero?”, si leggeva all’interno del messaggio in un inglese non del tutto corretto. “Il popolo palestinese ha il diritto di vivere in pace, merita di liberare la sua terra e liberare tutti i prigionieri dalle carceri israeliane. Vogliamo la pace. Lunga vita alla Palestina.”
Altro grave attacco al sito della adobe, avvenuto il 4 ottobre, dove gli hacker oltre ad entrare in possesso di 3 milioni di carte di credito dei clienti Adobe, c’è anche la possibilità che abbiano ottenuto i codici sorgenti dei loro software.